Nel Sole.

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[immagini senza royalty concesse dagli eredi Brunetti]

Nerio Brunetti

«Nel sole» è la biografia di Nerio Brunetti (*19/07/1898 +19/12/1953), un militare italiano che visse in Giappone dal 1938 al 1941 in qualità di ufficiale di collegamento dell’Aeronautica Militare all’Ambasciata Italiana di Tokyo. È un libro che è stato scritto in collaborazione con il giornalista Dino Nardi. In esso vengono raccontati i tre anni trascorsi dal colonnello «Betti» (in realtà proprio Brunetti) nel paese del Sol Levante. È una storia magica e persino avventurosa; ha un carattere fortemente descrittivo e viene dato risalto ad ogni particolare catturato dal suo protagonista. Sembrerebbe fuoriuscita da un romanzo, invece è  assolutamente tutto vero! In essa vengono narrati i momenti più significativi della sua visita giapponese in compagnia dell’innamoratissima moglie, che lo seguì nella sua missione di rappresentanza rimanendo al suo fianco anche nei momenti più difficili. Nella sua attività di addetto di collegamento, che espletò con rigore, arguzia e tanta eleganza, conobbe un mondo avvolto ancora nel mistero: quello del Giappone. Negli incontri con i personaggi più variegati, i due autori – in un perfetto tandem giornalistico – raccontano la realtà altolocata di quel ceto diplomatico attorno al quale si snodano le singole trame della storia del protagonista che è un ambiente formato da soggetti provenienti da ogni parte del mondo. I due narratori lo fanno con uno stile antico e molto signorile che non si ritrova più in nessun tipo di stesura moderna; e così la loro scrittura sofisticata, retrò e con quel gran tocco di vetustà stilistica, diventa assai evocativa di un mondo lontano, che catapulta il lettore in un’epoca splendida e fortemente estetizzante in cui l’apparenza era anche essenza sociale.

Tokyo

Nel libro viene messa in rilievo l’attività di rappresentanza che ha contraddistinto la missione dell’autore, ma nonostante questo non vengono mai scartati i singoli aspetti militari, come ad esempio la collaborazione tra la neonata aviazione giapponese e quella italiana, concretizzatasi con la cessione da parte di quest’ultima di un certo numero di bombardieri Fiat B.R. 20 Cicognaper suggellare l’amicizia tra le due nazioni che avevano da poco siglato il Patto Tripartito il cosiddetto «Asse Roma-Berlino-Tokyo».
Tutti i luoghi diventano descrizioni di paesaggi suggestivi ed incantevoli. Ogni singolo posto sembra una nota armoniosa che compone una più ampia sinfonia nella quale esplode tutto il fascino del paese dei samurai. La bellezza del Giappone, sia quella della sua natura sia quella prodotta dall’uomo, viene mostrata  con grande stupore ed ammirazione. L’eleganza di quella cultura e la disciplina di quel popolo colpiscono sia Brunetti sia tutti gli altri italiani. Nella narrazione ogni angolo risulta perfetto ed ordinato; al lettore viene data l’idea di un paese raffinato ed splendido che si scopre agli occidentali, talvolta lentamente, talvolta troppo velocemente. In effetti, per gli europei di metà novecento, l’Impero del Sol Levante era ancora un paese molto misteriosoIl racconto della piccola escursione in Cina e nella vicina Corea arricchisce l’intera trama di quel vissuto dove si sviluppano tutti gli accadimenti del suo triennio nipponico, nel quale gli attori coinvolti sono soggetti tra loro molto eterogenei: ambasciatori, interpreti, ufficiali di carriera, piloti, cuochi, inservienti, segretari, giornalisti, mogli, accompagnatrici e gheishe innamorate!

Ambasciata Italiana di Tokyo, 14 giugno 1938

I personaggi incontrati o i posti visitati vengono descritti con grande cura e stile: Brunetti lo fa sempre con la meticolosità militare che lo contraddistingue. Ciò è riscontrabile in molte occasioni, come ad esempio quando racconta tutta la spaventosa impetuosità del Fiume Giallo, o la suggestiva bellezza del Monte Fuji o ancora il curioso aspetto del Conte Verde che fu il piroscafo col quale arrivò dall’Italia. Con la stessa bravura annota la differenza di vestiario tra coreani e cinesi (segno di una grande uniformità etnica ed antropologica che oggi non esiste più)  o tra i vari personaggi appartenenti a culture differenti; e con altrettanta sottile capacità descrittiva si sofferma sui tanti avvenimenti accaduti in occasione delle serate di gran gala, nelle quali molte nobildonne della corte diplomatica, attraenti ed ammalianti, vengono  spesso ritratte nell’intento di sedurre gli invitati con tutto il loro charme e i loro colori internazionali!

Dal capitolo dodicesimo (pag. 217):
«L’ambasciata d’Italia a Tokyo aveva sede nel quartiere Mita in una confortevole villa, già di proprietà di un grande feudatario giapponese, situata in un bellissimo parco adorno di ricca e varia vegetazione. 
I pini secolari, lecci, aceri, azalee, bambù, ciliegi ornamentali, cespugli sempreverdi e cento altri tipi di piante, disposte sapientemente sul terreno fortemente ondulato, facevano corona ad un graziosissimo laghetto popolato da carpe dorate. Vialetti tortuosi  si snodavano fra quella vegetazione serpeggiando lungo le sponde del laghetto arrampicandosi sulla zona rialzata, creando punti estremamente pittoreschi. Il mutar delle stagioni variava notevolmente l’aspetto del parco. La neve  sui prati e sui rami; i fiori e le gemme dal verde delicato al primo apparire della primavera; le folte fronde  mature al calore dell’estate; le foglie rosso fuoco degli aceri nel loro manto autunnale, fra il verde cupo delle foglie acuminate dei pini ed i rami spogli degli altri alberi, creavano scenarii nettamente diversi  gli uni dagli altri, sicché il vedere lo stesso punto del parco a distanza di qualche giorno e magari in condizioni di luce diverse, poteva far pensare ad un luogo differente da quello già visto!»

il suo biglietto da visita

Il Colonnello Brunetti fu un ottimo soldato, un buon osservatore e un uomo molto intelligente; ma fu soprattutto un fedele servitore dell’Italia e dello Stato.

Nel Sole (1938 – 1941)
Nerio Brunetti & Dino Nardi
Edizioni Youcanprint – luglio 2017.

 

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«il Corriere della Storia (& il Diario Boreale)» è un giornale di guerra che si occupa di etnoantropologia, di geografia e di linguistica. È un'antologia sul cinema che raccoglie tutte quelle pellicole ispirate a fatti realmente accaduti. È un foglio del passato che narra storie di luoghi, di uomini e di popoli. È un quaderno di storia che racconta i fatti del cielo, del mare e della terra, che hanno avuto come protagonisti gli uomini di ogni epoca !!!

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