Gli yezidi: gli adoratori dell’angelo-pavone.

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[immagini con licenze specifiche o senza royalty by Pixabay]

tempio di Lalish, Kurdistan iracheno [foto di Levi Clancy con licenza CC BY-SA 4.0]

Gli yezidi o yazidi sono un gruppo etnico-religioso curdo che professa lo yazidismo. È una religione che affonda le proprie radici nei culti pre-islamici dell’area mesopotamica, ma pare che sia nata durante il Basso Mediovo. Costituirebbe una delle tre articolazioni in cui si diversifica lo yazdanesimo, una forma di culto angelico nato nell’odierno Kurdistan prima dell’arrivo dell’Islam. Gli altri due rami sarebbero formati dall’alevismo e dal culto di Ahl-e Ḥaqq (o yarsanesimo). Queste ultime due diramazioni vengono ritenute deviazioni dello sciismo e dunque inquadrate nel variegato settarismo islamico; tuttavia molti studiosi non sono d’accordo con tale classificazione e considerano la fede yezida come un credo a sé. «Lo Yazidismo (in curdo: ئێزیدی‎‎, Ēzidī, Īzidī, in arabo: ﻳﺰﻳﺪﻱ‎, Yazīdī ) è una fede religiosa diffusa nelle regioni del Sinjar iracheno da prima della comparsa in quelle regioni dell’Islam. I suoi fedeli sono chiamati in turco Čyrāġ Söndüren, ossia «spegnitori di lampade». [fonte Wikipedia]

donne in un tempio [foto by Pixabay)

I testi sacri principali sono due: il Libro nero e il Libro della Rivelazione. È una fede che mescola insieme elementi dello gnosticismo classico con credenze rielaborate da altre religioni tra le quali il cristianesimo nestoriano e l’islam nelle forme dello sciismo e del sufismo. Gli yezidi sono stati accusati dall’ortodossia islamica di essere eretici e persino di essere seguaci del demonio. Alla loro fede si aggiunge anche, in alcuni casi, la questione della nazionalità curda: in questo l’elemento religioso si lega a quello della minoranza nazionale. Per questo motivi gli yezidi sono sono stati duramente perseguitati per molto tempo.

il pavone è il simbolo di Melek Taus (by Pixabay)

È di tipo monoteista e presenta molti aspetti comuni con le religioni abramitiche, soprattutto per ciò che riguarda la genesi dell’universo; possiede molti elementi tipici della cosmogonia mesopotamica, ed ha un calendario che risale a 6756 anni fa. Gli yazidi (che da un punto di vista etnico non sono né arabi, né turchi) adorano un dio chiamato Khude creatore  di tutto. Dopo aver originato se stesso creò degli  arcangeli con a capo Melek Tawus, un angelo sotto le sembianze di pavone. Gli ordinò di scendere sulla terra con il compito di mettere fine al caos primordiale e di dare ordine alla stessa esistenza. Fu allora che Khude plasmò anche il primo uomo, di nome Adamo. Melek Tawus soffiò nelle sue narici e gli diede il respiro della vita. Il padre celeste impose all’angelo di sottomettersi all’uomo, ma egli si rifiutò e venne castigato. Dopo aver pianto per 7000 anni ed aver spento l’inferno con le sue lacrime fu perdonato e gli venne affidato il compito di governare la terra. La similitudine tra lo Shaytan (Satana) del Corano e l’Arcangelo-Pavone operata dai vicini popoli islamici  [sia sunniti che sciiti]  per gli yazidi è stata la causa di secoli e secoli di persecuzioni e di massacri. Sono stati accusati di essere gli adoratori del diavolo! Ancor’oggi vengono considerati tali!
Questi curdi-montanari  [stimati da 700 mila ad 1 milione circa, in tutto il mondo]  parlano il dialetto kurmanji e vivono nell’Iraq Settentrionale.

Tempio di Chermera (detto dei 40 uomini), monte Sinjar [foto di Danpanic77 con licenza CC BY-SA 3.0]

Il santuario principale si trova a Lalish ad est del monte Sinjar che è anche il monte sacro dello yazidismo.
Il loro areale comprende per buona parte il Kurdistan iracheno e quello siriano, ma si estende anche in Turchia e in Iran. Sono gli antichi depositari della cultura pre-islamica, imbastita di elementi animistici, zoroastriani, mitraici e addirittura gnostico-cristiani. Venerano gli angeli, gli alberi e gli elementi: in particolare il fuoco, esattamente come i parsi del vicino Iran. Non è una fede universale, tanto è vero che non è ammessa nessuna conversione al loro credo! Sono molto riservati e seguono alla lettera un insieme di pratiche codificate da Sheikh Adi. La loro società è divisa in tre caste: i sacerdoti (sheik), gli anziani (pir) e i discepoli (murid) che numericamente costituiscono la maggior parte della comunità.

gli yezidi vengono chiamati «spegnitori di lampade»

I lori antichissimi rituali si intrecciano con credenze derivate da culti diversi. Tutte le pratiche che riguardano le varie tappe vitali come nascite, circoncisioni, matrimoni, funerali ecc. sono officiate dalla casta sacerdotale che è composta anche da sensitivi e veggenti. Sono gentili e cortesi, ma anche molto gelosi: la gran parte delle loro liturgie avviene in grotte e nelle oscurità illuminate dalle lampade ad olio. Non credono alla dannazione eterna, sebbene l’inferno sia ben descritto. Credono nella reincarnazione e in un periodo di prova in cui l’anima stessa passa da un animale ad un altro sin quando non si reincarnerà definitivamente in un altra forma umana. La meta finale è in ogni caso il paradiso. Gli yezidi negli ultimi anni hanno subito una delle più grandi persecuzioni della loro storia. Più di 5000 persone sono state barbaramente uccise o fatte prigioniere dai fondamentalisti del Daesh. Molte donne sono state catturate  e costrette a diventare schiave sessuali. Questi sono gli yazidi: gli adoratori dell’acqua, del fuoco e dell’Angelo-Demone che pianse amaramente per aver creato l’inferno!

 

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«il Corriere della Storia (& il Diario Boreale)» è un giornale di guerra che si occupa di etnoantropologia, di geografia e di linguistica. È un'antologia sul cinema che raccoglie tutte quelle pellicole ispirate a fatti realmente accaduti. È un foglio del passato che narra storie di luoghi, di uomini e di popoli. È un quaderno di storia che racconta i fatti del cielo, del mare e della terra, che hanno avuto come protagonisti gli uomini di ogni epoca !!!

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